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Amorini (raccolta)      
Little Loves (collection)







Amor Mascherato, Camouflage Love,  olio su cartone, boardcard, cm 15x20, 2008 (collezione privata)          


Amor Maturo, Mature Love
olio su cartone, boardcard,
cm 15x15, 2005
Amor di Primavera, Spring Love
olio su cartone, boardcard,
cm 20x22, 2005
Nostalgia Notturna,
olio su cartone,
boardcard,
cm 22x18,2005
(collezione privata)
Amor Tradito, Betrayed Love
olio su cartone, boardcard,
cm 20x25, 2008
(collezione privata)
Amor Estivo, Summer Love,
olio su cartone, boardcard,
cm  15x15, 2007
(collezione privata)
Amor Regina, Queen Love,
olio su cartone, boardcard, 
cm 15x15, 20
07
 

TRA ELEGANZA E SPIRITUALITA’, LE TRASPARENZE DELL’ANIMA
 a cura di Sabrina Falzone

Eleganti e soavi, sospese nel silenzio di un sorriso mistico o di un accenno ritrattistico, placate nel nitore dello spirito, inquietamente   tragiche o languidamente appagate. E’ così che appaiono le raffinate figure femminili dipinte dall’autrice trevigiana Luisa Fabris.

Apparizioni quasi metafisiche, ammutolite dal canto interiore, soffocate dalle pulsioni psichiche che il subconscio partorisce con inatteso impeto espressivo nel riflesso ontogenetico.

E’ questo il ritratto dell’anima di Luisa Fabris, il manifesto dell’inconscio di un’artista che in primis cerca nel singhiozzo tonale il frammento di una storia umana, malinconica o lieta, per poi abbandonarsi completamente al pianto dei ricordi, ritrovando il sapore vivo dell’esistenza e tutto il suo impatto emotivo.

Affascinanti suggestioni luministiche, visioni oniriche di straordinaria sensibilità, quelle della Fabris sono toccanti immagini di universale fragilità, contraddistinte da una leggerezza inedita e da uno squisito studio coloristico di stampo velatamente monocromatico.

Con un’impaginazione sofisticatamente stratificata, sequenze sfumate di colore dominano il costrutto in senso orizzontale o verticale con un effetto estesamente cristallino, giocato sulle trasparenze delle tinte.


Il valore mnemonico di questi dipinti non può essere trascurato. Muliebri fantasmi della memoria, invero sottili proiezioni del mondo interiore di Luisa Fabris, si dissolvono nello spazio pittorico, mostrando i timori esistenziali dell’artista. Presenze spettrali dai volti evanescenti vengono così trasfigurate sul cartone nel filtro di una personale visione spiritualistica, accompagnata da un’eccezionale delicatezza esecutiva.
 


Between elegance and spirituality, the soul transparencies
curated by Sabrina Falzone

Elegant and gentle, poised still in the silence of a mystic smile or of just an outline of a portrait, appeased in the neatness of a soul, restlessly tragic or languidly gratified. Like this appear refined feminine figures painted by Luisa Fabris.

Almost metaphysical appearances, silenced by interior melody, suffocated by the psychic drive which subconsciousness delivers with an unexpected strength that expresses itself in the ontogenetic reflex.

This is the portrait of Luisa Fabris' soul, the manifest of the unconsciousness of an artist who in primis searches in the tonal sobbing a fragment of a human history, melancholic or joyful, and then abandons herself completely to the tears of reminiscences, recapturing the intense flavour of existence and its entire emotional strength.

Fascinating luminist suggestions, dreamlike visions of extraordinary sensibility, those of the author are touching images of the universal fragility, marked by an unusual lightness and an exquisite study of colours of a covertly monochromatic type.

With a sophistically stratified organisation, shading sequences of colour dominate the structure horizontally or vertically with an extended crystalline effect, obtained by the transparencies of colouring.

The mnemonic value of these paintings cannot be neglected. Feminine phantasms of memory, that is, subtle projections of Luisa Fabris' interior world, dissolve in the pictorial area, showing the existential apprehensions of the artist. Spectral presences with evanescent faces are transfigured on the cardboard through the filter of a personal spiritualistic vision, accompanied by an exceptional delicacy of execution.